Idealmente avrei voluto fare economia o ingegneria ma essendo negato per la matematica avrei scelto qualcosa di relativo a relazioni internazionali e geopolitica.
Sto finendo matematica, se dovessi cambiare avrei fatto informatica “pura” non ingegneria. Che poi non sarebbe un così grosso cambio.
Non avrei frequentato nessuna università e sarei andato a fare corsi di abilitazione professionale, dal momento che non ho un buon rapporto con lo studio e sono decisamente più efficiente come lavoratore che come studente
Ho frequentato lingue sia in triennale che in magistrale, anche se a 17 anni la prima volta che ho pensato di andare all’università ero più propenso ad informatica, cosa cui ho rinunciato ancora prima della quinta superiore non essendo mai andato bene in matematica. Col senno di poi la triennale forse non è stata cosí male, la magistrale sicuramente mi ha dato una conoscenza ben piú approfondita delle lingue scelte (soprattutto il russo a livello triennale è veramente molto basico…) ma a un anno e qualche mese dalla laurea penso che sia stata poco utile, perché al di là delle lingue il resto è troppo divisa su vari argomenti cosí che un laureato solo in storia/filosofia/lettere/economia/qualsiasi altra cosa avrà una conoscenza notevolmente piú approfondita - e le lingue da sole non fanno una gran differenza, a mio parere. Quindi avrei probabilmente scelto una magistrale piú specifica su una determinata area. Anche solo piú di linguistica, invece che lingue, visti i miei interessi.
In ogni caso ora sto valutando di iscrivermi fra un anno o due a qualcosa di ancora completamente diverso, scienze dell’amministrazione, per avere piú sbocchi nei concorsi da funzionario nella PA.
Avessi avuto più disponibilità economiche, uscito dalle superiori mi sarei iscritto a Filosofia.