La diplomazia dei panda avvicina l’Australia alla Cina?

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Dopo anni di tensioni, i rapporti tra Canberra e Pechino sembrano distendersi. Sotto il governo di Anthony Albanese, erano già arrivati importanti aperture sul fronte commerciale. La visita di Li Qiang nell’isola continente, la prima di un premier cinese dal 2017, è un altro segnale
L’articolo La diplomazia dei panda avvicina

  • ailiphilia@feddit.it
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    10 days ago

    Forse non lo capisco, ma non so cosa fare con questo articolo.

    Speriamo che l’Australia e la Cina si avvicinino, ma a causa dei Panda?

    Albanese diceva di aver sollevato il tema del bullismo militare con Li, perché le navi australiane hanno incassato di recente azioni ostili da parte della Marina e dell’Aviazione militare cinese (come l’uso pericoloso di sonar da parte di una fregata cinese).

    E gli ha chiesto anche notizie di Yang Hengjun, uno scrittore cinese naturalizzato australiano condannato a morte lo scorso febbraio (e lui non è l’unico con un tale destino).

    Durante la conferenza stampa, in sala c’era anche Cheng Lei, una giornalista australiana (di origine cinese) che ha trascorso tre anni in una prigione di Pechino per “aver diffuso all’estero segreti statali” (anche se la corte non ha mai detto quali fossero esattamente questi segreti), ed è stata rilasciata nel 2023.

    Cheng era in sala per seguire l’evento con Albanese e Li come giornalista. Un dipendente dell’ambasciata cinese, seduto davanti a lei, si è alzato per impedirle di essere ripresa dalla telecamera della sua troupe. Cheng ha cambiato posto, ma subito un altro uomo cinese si è parato davanti. Sono dovuti intervenire funzionari australiani per mettere fine alla farsa.

    Cheng credeva che “i cinesi volessero impedirmi di fare domande che potessero dare una cattiva luce della situazione”. Era chiaramente un altro ‘bullismo’ dal parte della Cina. Ma le relazioni internazionali dovrebbero basarsi sul rispetto reciproco piuttosto che sui Panda. I gesti simbolici non compensano la mancanza di rispetto per i diritti umani.

    (Un piccolo dettaglio: La settimana prima della conferenza stampa la giornalista Cheng è andata in scena in un teatro di Melbourne con un testo scritto assieme a una dissidente cinese. “Ringrazio il premier di Pechino per l’ospitalità gratuita”, ha detto riferendosi ai tre anni trascorsi in un prigione cinese. “sarebbe bello poter ricambiare il favore”. Almeno la giornalista Cheng ha mantenuto il suo senso dell’umorismo.)

    Scusate per il commento lungo.

    • ferrante@poliverso.orgOP
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      9 days ago

      @ailiphilia Siccome la Cina detiene una sorta di esclusiva sui panda e vanta anche i diritti su quelli nati in cattività, non si fa scrupolo di utilizzarli per stringere ulteriori rapporti diplomatici con i paesi del mondo.