Secondo Fediverse Observer, alla data del 3 giugno, Poliverso risulta essere l’undicesima istanza Friendica al mondo e la settima per numero di utenti attivi nell’ultimo mese, superando su questo parametro addirittura il famoso e ben gestito server venera.social.

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Si tratta di un risultato eccezionale, considerando che l’istanza ha appena nove mesi di vita, è attualmente autofinanziata dagli amministratori, è legata a una comunità linguistica come quella italiana che, a differenza di altri paesi europei, ignora di fatto l’esistenza di friendica e, come se non bastasse, non è mai stata lanciata ufficialmente!

La cosa più che fa pià impressione è che Poliverso conta più utenti di tante altre istanze mastodon italiane, essendo la settima istanza italiana più frequentata, subito dopo le cinque istanze mastodon più grandi e la nota istanza pixelfed pixelfed.uno.

Ovviamente, se si vanno a considerare i numeri assoluti, non si tratta di un successo così strepitoso: 244 utenti registrati (tra i quali però vanno contate 4 utenze fittizie di servizio e una decina tra forum e utenze tematiche gestite direttamente dall’istanza) non sono poi così tanti, anche considerando che più di cento sembrano essere “morti” poco dopo l’iscrizione).

Tuttavia si è creata una comunità interessante e vivace, forse proprio a causa di una forte selezione all’ingresso. Non stiamo facendo riferimento al sistema delle iscrizioni vincolate all’approvazione dell’amministratore, ma proprio alla “barriera” ergonomica che fa si’ che l’utente debba prima farsi forza per non rimanere disorientato dalle diverse funzionalità presenti e dalla logica un po’ diversa da quella dei social network tradizionali.

Friendica infatti presenta dei pregi incredibili, ma anche alcuni difetti che, possibilmente, dovrebbero essere conosciuti per tempo dagli utenti.

Tra i pregi, oltre all’interazione completa con tutto il fediverso, seconda solo a quella offerta da Mastodon, l’utente ha la possibilità di vivere il fediverso con la tessera VIP: può scrivere post lunghi, formattati, con immagini in linea, con un titolo/oggetto; può programmare la pubblicazione differita di post, creare eventi di calendario, seguire qualsiasi sito con feed rss, integrare il proprio account twitter, ricondividere automaticamente certi follower; può gestire account multipli e utilizzarli in condivisione con altri utenti; può creare forum e pagine “notizie”; infine, può creare addirittura post nelle comunità lemmy come Feddit.it (l’alternativa a Reddit nel fediverso).

Oggi nessuno strumento è in grado di offrire queste funzioni, tranne il complicatissimo Hubzilla, per utilizzare il quale è probabilmente necessario superare una decina di esami universitari propedeutici.

Friendica invece è tutto sommato semplice, ma presenta pur sempre una difficoltà superiore alla media dei social network e questo scoraggia la maggior parte degli utenti.

Basta considerare che se già Mastodon, il software più semplice del Fediverso dopo Peertube e Lemmy, viene comunque percepito come complicato per l’utente medio, Friendica sembra quasi uno di quei club in cui entri solo se hai un quoziente intellettivo superiore al 98% della popolazione!

Oggi ci sono utenti che non riescono neanche a perfezionare l’iscrizione e non capiscono di dover aspettare la seconda email di conferma; altri che non riescono a caricare la foto profilo; altri ancora si perdono tra le diverse funzioni e in un’ergonomia OGGETTIVAMENTE carente, dispersiva e ridondante che consente di fare una stessa cosa in tre modi diversi.

Inoltre, non tutti si rendono conto di alcuni problemi legati alla superiorità di Friendica: per esempio, è vero che puoi scrivere post con il titolo, ma se lo fai, gli utenti mastodon (che sono il 95% del fediverso) leggeranno solo il titolo e un link al post originale (cosa che non aiuta di certo le interazioni)

Tutto questo è disorientante.

Come fare per risolvere questo disorientamento?

Beh, forse non è così necessario farlo: Friendica nasce per aggregare comunità con interessi comuni, quindi sono gli utenti presenti a dover invitare e guidare i futuri utenti. Questo sarebbe esattamente lo spirito del software (lo ricorda proprio la radice friend-): un gruppo di persone che già si conoscono può aiutarsi reciprocamente.

Proprio per questo motivo, riteniamo che quello segnato dopo nove mesi sia un successo. Non un successo di noi amministratori, ma un successo personale di ciascuno degli utenti di Poliverso, quegli utenti che hanno saputo costruire e formare intorno a sé stessi il proprio “poliverso”.

Ci auguriamo di proseguire questa avventura con senpre più entusiasmo e con un numero sempre più alto di utenti!

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